L’OLIO A REGOLA D’ARTE

Il termine ARTE si applica a tutto ciò che l’uomo percepisce e che nutre e sazia sia il corpo che la mente. Ed è proprio con questo presupposto che noi di ORTORE SRL, d’accordo con il maestro Giorgio Fracchiolla, per rimarcare il connubio tra arte e olio, abbiamo creato uno spazio artistico all’interno della nostra azienda attraverso la realizzazione di mobili e quadri.
L’olio, se fatto ad “arte”, è in grado di trasmettere le sensazioni ed i profumi irripetibili della nostra terra.
Ed è questo che vogliamo trasmettere al nostro cliente/visitatore, un’esperienza immersiva nel nostro territorio, accompagnandolo in un percorso scandito da quadri materici, che ne raccontano tutti gli ingredienti: le esperienze di vita, le usanze e le tradizioni della nostra piccola comunità che contribuiscono a rendere unico il nostro ORO VERDE, ovvero l’OLIO EXTRA VERGINE DI OLIVA di Carpino, la nostra eccellenza produttiva, che costituisce nella Puglia tutta una importante realtà economica.

Un falco in volo

Un falco in volo che sovrasta la  piana di Carpino, simboleggia l’occhio attento e vigile dell’olivicoltore che, con orgoglio, custodisce e cura la  sua  terra, fonte di prosperità e di forza.
La grande estensione pianeggiante, un tempo veniva coltivata a grano, sia tenero che duro, e sin dal mese di maggio era un’immensa distesa dorata:
un mare giallo  sotto il sole cocente che incorniciava il paese sotto il poggio “Pastromele”.vc

Il Cavallo

La tela raffigura un Cavallo
e i reperti archeologici ritrovati negli scavi a Carpino.
Il cavallo rappresenta Federico II, il grande re che amava particolarmente la Puglia.
Oltre a ciò, il simbolo equino vuole ricordare, l’antica manifestazione che si svolge ogni anno a Carpino “il Palio di San Rocco” la tradizionale ed antica corsa dei cavalli.

La chitarra

lo strumento che per eccellenza rappresenta la musica folk di Carpino. Oltre alla chitarra, di diverso tipo, che accompagnava le serenate dei fidanzati che si manifestavano alla prescelta cantando sotto i balconi, in Carpino, era usanza sentita cantare e ballare nelle case per festeggiare qualsiasi ricorrenza, suonando altri strumenti propri della musica popolare. I ritornelli di molte canzoni vedono protagonisti spesso l’albero e le foglie degli ulivi, ad esempio: nel canto
Accom eja fa pj fa la pacj…………….. Come devo fare per far la pace
Mj’ nj vaj sop’ na chjant dj vuljv…….. Provo a salire su di un albero di ulivo
Addà mj la vaj a fa na palma pent……. per raccogliere un rametto “una palma“
La port a b’jnjdjc allu Sant Patr………. la porto a benedire dal Santo Padre
Necch’t bella mja facjm pacj…………… e la dono alla mia bella in segno di perdono

L'albero di olivo

La pianta sempreverde, che con sacralità è coltivata in Carpino e dal cui frutto viene
estratto l’olio extravergine d’oliva, il nostro oro verde, la nostra vera opera d’arte. Tutto questo è reso possibile dall’operosità di tutti gli attori della filiera, ma, senza ombra di dubbio, il merito maggiore è da attribuire agli olivicoltori, le vere sentinelle del territorio.
È grazie a loro che possiamo disporre del grande patrimonio di inestimabile valore economico e paesaggistico della nostra terra, dove possiamo ammirare veri e propri monumenti naturali, fusti millenari contorti e nodosi che sfidano lo scorrere del tempo.

Le donne Garganiche

Le donne Garganiche è il titolo della quinta tela fortemente voluta per un omaggio alle donne, vere protagoniste dell’economia domestica di un tempo. Infaticabili e sempre pronte al sacrificio, non conoscevano il riposo, dividendosi tra famiglia e lavoro nei campi e, nei ritagli di tempo, dando vita all’attività artigianale dell’intreccio o della tessitura. Con l’intreccio di giunchi o fili di materiale vegetale realizzavano cesti e panieri si rivestivano le damigiane, si costruivano tendine. Un’arte antica che sopravvive ancora oggi. Altra attività tipica delle donne garganiche è stata la lavorazione al telaio, arte simbolo della civiltà agro-pastorale garganica e pugliese.

Detti E Proverbi

Questa tela vede trascritti i proverbi e i detti riferiti all’olio, alla terra e all’ulivo sempre attuali nel territorio di Carpino. Sono delle pillole di saggezza che racchiudono il sapere dei nostri avi e per questo meritano di essere tramandati alle nuove generazioni: vale la pena interiorizzarli e mandarli a memoria per non rischiare di dimenticarli. Rappresentano un patrimonio indistruttibile e davvero prezioso, figli della tradizione contadina; mettono in evidenza l’importanza del rapporto tra l’uomo e la natura e la necessità di rispettare l’ambiente che ci circonda. Raccontano l’etica, la storia e la lingua di un popolo orgoglioso e ricco di talento qual è quello di Carpino.